COMUNICATO STAMPA

Saltae 30.09.2009

  

            Ieri sera al palazzo del turismo di Montegrotto Terme si è svolta l’assemblea generale dei lavoratori, indetta dal S.a.l.t.a.e. Sala gremita non solo di associati ma anche di altri lavoratori, preoccupati, incuriositi e desiderosi di recepire cosa si stesse discutendo sul rinnovo contrattuale.

            I lavoratori hanno esternato il proprio forte dissenso sul modo in cui si è arrivati alla disdetta del contratto territoriale all’insaputa degli stessi; oltre per la trattativa “farsa” ideata su quanto già concordato. Per l’immobilismo delle amministrazioni e delle istituzioni ad ogni livello, che mai nulla hanno prodotto e proposto per la creazione di un progetto di rilancio del territorio. Per gli imprenditori che scelgono il ramo immobiliare piuttosto che l’alberghiero.

            Inoltre hanno manifestato il proprio disappunto su quanto oggi pattuito dalla nuova ipotesi contrattuale, che vede la discriminazione dei lavoratori di nuova assunzione nei confronti dei vecchi assunti, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B che già oggi sono oltre il 20% degli occupati. Ai nuovi assunti non verrà riconosciuto il terzo elemento retributivo e neanche il premio di anzianità. Un lavoratore espulso dalla produzione per fallimento, mobilità o per volontà di cambiamento, si troverebbe a percepire un salario di 900 euro, in pratica ripartire da zero.

            Fortissimo dissenso anche sullo spostamento dei riposi, immaginando, vista la nuova ipotesi, un portafango o un fanghino che iniziando il proprio turno di lavoro alle ore 3 del mattino, potrebbe trovarsi costretto a recuperare orario di lavoro lavorando fino a 8 ore e 30 al giorno, per poi vedersi anche spostato il riposo per due volte consecutive.

            In definitiva i lavoratori a votazione unanime, per alzata di mano, hanno dato mandato al S.a.l.t.a.e di dichiarare lo stato di agitazione e proclamare lo sciopero generale di 24 ore in tutto il Bacino Termale per sabato 03 ottobre 2009.

            Siamo convinti, che per intervenire sulla tematica contrattuale, questa deve essere necessariamente preceduta da:
1) Formazione di un tavolo strategico sul territorio, con impegni chiari e precisi da parte di tutte le istituzioni.
2) Un piano dettagliato di rilancio del settore Termo alberghiero, con un impegno concreto per la certificazione della risorsa primaria del nostro prodotto Termale.
3) Il coinvolgimento di tutti i soggetti politici ed economici del bacino euganeo.

            Il problema non può essere solo dei lavoratori: non è togliendo salario ai nuovi assunti e spostando i riposi che si risolleva il territorio e le aziende. Il problema è di tutti e tutti debbono concorrere, poiché non accettiamo che a pagare sia sempre e solo la fascia più debole, i lavoratori.

            Ci riserveremo inoltre di indire altre assemblee per proporre nuove iniziative di lotta, per la salvaguardia di beni inalienabili, come il contratto di lavoro ed il salario.

            Con preghiera di pubblicazione.

 

 

                                                                                  IL SEGRETARIO RESPONSABILE

                                                                                                  - Franco Penello -

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